con Paolo Cossi, Jacopo Elia, Denise Trombin, Nicola Lanza, Antonio Lanza, Leonardo Larocca, Claudia Candusso, Mila Costi
Italia/Francia/Germania, 1h33, v.o. italiano
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA 78
Durante il boom economico degli anni Sessanta, nel Nord dell’Italia viene costruito l'edificio più alto d'Europa. All'altra estremità del paese, un gruppo di giovani speleologi esplora la grotta più profonda d'Europa nell'incontaminato entroterra calabrese. L'avventura dei forestieri passa inosservata agli abitanti di un piccolo paese vicino, ma non al vecchio pastore dell'altopiano del Pollino, la cui vita solitaria comincia a intrecciarsi con il viaggio del gruppo. Frutto di una lavorazione di diversi anni, Il buco è una vera e propria esperienza audiovisiva, in cui Frammartino accosta alto e basso, Nord e Sud, grattacieli che puntano verso il cielo e grotte che puntano al centro della Terra. La fotografia sfiora il sublime per i giochi di luce e ombra in questa pellicola dal forte piglio naturalista, che conferma il grandissimo talento del regista italiano, già apprezzatissimo per il precedente Le quattro volte.
Scheda a cura di LongTake
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VENEZIA 78 CONCORSO |
During the economic boom of the 1960s, Europe’s highest building is being built in Italy’s prosperous North. At the other end of the country, young speleologists explore Europe’s deepest cave in the untouched Calabrian hinterland. The bottom of the Bifurto Abyss, 700 meters below Earth, is reached for the first time. The intruders’ venture goes unnoticed by the inhabitants of a small neighbouring village, but not by the old shepherd of the Pollino plateau whose solitary life begins to interweave with the group’s journey. Another work of nearly wordless organic beauty that touches on the mystical, Il buco chronicles a visit through unknown depths of life and nature and parallels two great voyages to the interior.
From Venezia 2021
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