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CALL OF GOD (KÕNE TAEVAST) di Kim Ki-duk

con Zhanel Sergazina, Abylai Maratov
Estonia/ Lituania/ Kirghizistan, 1h21, v.o. russo/kirghisa sott. italiano

VENEZIA 79 FUORI CONCORSO

L’aspettativa dell’Amore si è insediata nel cuore di una giovane donna. I confini tra sogno e passione, però, sono molto sfuggenti.

Non si può svelare troppo della trama di Call of God, l’ultimo film di un maestro straordinario come Kim Ki-duk, girato nell’estate 2019 in Kirghizistan e portato a termine dagli amici e dai colleghi di Kim, dopo la sua inaspettata scomparsa nel dicembre 2020. Il risultato è un prodotto poetico e profondamente meditativo, che mette l’amore al centro di tutto.

What is life? What is youth? What is old age? All humans grow old and eventually die. The closer to death, the more humans miss and reminisce about their youth. I miss my youth in my twenties. However, because I made many mistakes in my youth, if I could go back in time, I really would like to do well. But life never comes back (Kim Ki-duk).

scheda a cura di LongTake

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